Il mimetismo è un particolare esempio di adattamento all'ambiente; si tratta di una strategia che prede e predatori hanno evoluto per incrementare le loro possibilità di catturare prede o sfuggire ad eventuali predatori. E' questo uno dei principali meccanismi che consentono di mantenere il delicato equilibrio esistente in natura.
In natura esiste un sistema per massimizzare l’utilizzo di tutti gli ambienti in modo tale che le varie nicchie ecologiche possano essere occupate senza che vi siano sovrapposizioni insostenibili. All’interno dello stesso ambiente possono convivere diverse specie che competono l’una con l’altra ma ognuna può esistere in “armonia” con le altre purché un equilibrio sia raggiunto. Il mimetismo che sia difensivo o aggressivo insieme alla simbiosi è un esempio della capacità della natura di raggiungere allo stesso tempo efficienza ed equilibrio.
Ci sono vari tipi di mimetismo; il più noto è il mimetismo criptico, mimetismo batesiano (dal nome del naturalista inglese Henry Walter Bates, che per primo lo descrisse, osservandolo in Amazzonia), esso è caratterizzato dal fatto che alcuni animali ne imitano altri che presentano difese antipredatorie molto efficaci o sono disgustosi. Un predatore che si sia imbattuto in una specie pericolosa, difficilmente dimenticherà la brutta esperienza e si terrà alla larga da tutto ciò che somigli alla cattiva esperienza a cui è andato incontro. Un esempio di mimetismo batesiano consiste nell'imitazione di specie nocive o non appetibili (ad es. oloturia giovanile e specie tossiche del genere Phyllidia) Myrichthys colubrinus,è un pesce appartenente all’ordine degli anguilliformi, esso imita il serpente marino a bande, Laticauda colubrina, una specie estremamente tossica che presenta colorazioni di avvertimento a bande bianche e nere ben evidenti.