Molte strane creature vivono negli oceani profondi ma poche sono più strane degli archea, microrganismi primitivi a singole cellule simili a batteri. Gli archea fanno di tutto, si cibano di metano e respirano zolfo o metalli al posto dell’ossigeno per proliferare negli ambienti più estremi del pianeta. Scienziati dell’Università di Santa Barbara hanno scoperto qualcosa di ancora più strano: un nuovo straordinario virus che, apparentemente, infetta gli archea che mangiano batteri che vivono al di sotto del pavimento oceanico.
I ricercatori sono rimasti ancora più sorpresi dal fatto di scoprire che questi virus provocano una mutazione selettiva in uno dei propri geni e che anche alcuni archea lo fanno. La ricerca, pubblicata su Nature Comunications, dimostra che la mutazione auto-guidata è rilevante per la vita all'interno del sottosuolo terrestre e rivela i meccanismi con cui i virus e gli archeobatteri sono in grado di adattarsi a questo ambiente ostile. Questi risultati sollevano nuove interessanti domande circa l'evoluzione e l'interazione dei microbi che hanno come casa l’interno della Terra.
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BLAIR PAUL, UCSB