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Le scogliere coralline disperdono la luce come le foreste

Pubblicato da Scubamonitor in Scogliere coralline · 4/4/2016 11:51:00
Tags: fotosintesizooxantelle
Le scogliere coralline sono spesso paragonate alle foreste tropicali per la loro elevata biodiversità ma hanno molto altro in comune, ad esempio il meccanismo di utilizzo delle radiazioni solari.

 

Quando la luce solare colpisce un gruppo di piante, alcune parti tendono a ricevere più luce di altre. I tessuti delle foglie, in un certo senso, compensano disperdendo la luce verso l’esterno, aiutando ad illuminare altre foglie. Una cosa simile accade con i coralli. Quando gli scienziati hanno illuminato un corallo con luce laser i tessuti colorati del corallo hanno diffuso la luce, in genere distribuendola ad altre parti.
Anche lo scheletro bianco di carbonato di calcio ha un suo ruolo. Esso però tende a diffondere di meno la luce, aiutando invece a indirizzarla su aree specifiche che sarebbero altrimenti all’ombra. I coralli possono anche riorganizzarsi, a secondo delle circostanze, espandendosi per incrementare la diffusione della luce o contraendosi per minimizzarla. Tuttavia, nonostante questi espedienti, la luce può penetrare in parte nei tessuti del corallo; essa tende a diminuire andando in profondità, come nelle foreste, rendendo la vita più difficile per le cellule che stanno in fondo ai tessuti. Così come differenti cellule in una foglia contengono differenti quantità di clorofilla, le cellule dei coralli sembrano ospitare differenti quantità di alghe fotosintetiche (Symbiodinium) che costituiscon il loro cibo. Cellule specializzate in scarsità di luce possono produrre ancora discrete quantità di cibo in condizioni di scarsa luminosità, come hanno mostrato misure della fotosintesi.
Le persone che fanno snorkeling potrebbero non notare questo tipo di rivestimento al di sotto di loro, un fenomeno molto più piccolo e sottile del grande fogliame delle foreste sulla terra. Ma comprendere questo secondo i ricercatori è cruciale se si vuol comprendere come funziona la vita nel fondo del mare.

DOI: 10.1126/science.aaf4125 




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